Miglior dentifricio sbiancante
Ultimo aggiornamento: Gennaio 2016
La nostra analisi dei dentifrici sbiancati presenti sul mercato è stata effettuata analizzando dei pareri assolutamente attendibili, leggendo tantissime recensioni ad opera di consumatori di ogni zona del mondo e considerando con grande attenzione anche i suggerimenti forniti dai dentisti.
Ci siamo soffermati in modo esclusivo sulla qualità e su quanto realmente un dentifricio è in grado di garantire, senza in alcun modo farci condizionare dalle campagne pubblicitarie e di marketing realizzate dalle varie ditte produttrici.
Se invece non possiedi uno spazzolino a mano, consulta la guida per i migliori spazzolini elettrici e i migliori collutori.
Indice
Miglior dentifricio in assoluto
Colgate Total
Colgate Total è senza dubbio il dentifricio più frequentemente raccomandato dai dentisti. Colgate Total è stato il primo dentifricio in assoluto ad includere nella propria formulazione il triclosan antibatterico, elemento importantissimo per contrastare gengiviti ed altre condizioni patologiche.
Colgate Total contiene anche un copolimero che garantisce una preziosa azione, attiva anche ore dopo aver mangiato o bevuto.
Questo prodotto non è adatto ai bambini sotto i 6 anni, dato che le sue proprietà antibatteriche non sono state testate sui più piccoli.
Ci piace perché:
- Protegge fino a 12 ore
- Contiene fluoro
- Approvato dalla American Dental Association
Non ci entusiasma perché:
- Potrebbe rivelarsi eccessivamente abrasivo
- Contiene solfato di sodio e saccarina
- Alcuni (rari) consumatori non ne apprezzano il sapore
Miglior dentifricio per denti sensibili
Sensodyne Pronamel
A differenza di molti altri dentifrici, Sensodyne Pronamel non contiene solfato di sodio, elemento che secondo alcuni dentisti può causare delle irritazioni alle gengive o alla mucosa della bocca.
Oltre al fluoro, questo dentifricio contiene nitrato di potassio, ingrediente vivamente raccomandato dai dentisti a tutti i soggetti che hanno dei denti particolarmente sensibili al caldo o al freddo.
Questo dentifricio inoltre rende minima l’erosione dello smalto dei denti causata dagli alimenti acidi, la quale a lungo termine può comportare sensibilità dentale.
Ci piace perché:
- Ideale per denti sensibili
- Privo di solfato di sodio lauril
- Abrasività molto bassa
Non ci entusiasma perché:
- Contiene saccarina e sorbitolo
- I pareri relative al sapore ed alla consistenza sono contrastanti
La scelta del dentifricio
Leggendo una ricca gamma di opinioni e pareri relativi a molti diversi tipi di dentifricio, si evince chiaramente che spesso consumatori e dentisti hanno priorità molto diverse al momento della scelta.
Il consumatore medio, in genere, bada molto al sapore del dentifricio, preferisce una consistenza media, né troppo dura né troppo liquida, apprezza molto la sensazione di freschezza dopo il lavaggio e valuta la pulizia dei denti soprattutto sulla base del loro colore.
I dentisti, invece, sottolineano che i dentifrici migliori sono quelli che proteggono i denti dalla carie e dalla placca, nemici davvero acerrimi della loro salute, nonché del loro aspetto.
Nella peggiore delle ipotesi, infatti, la presenza di questi elementi sulla superficie dei denti più causare delle patologie paradontali.
Sia i dentisti che i consumatori, ovviamente, concordano sul fatto che un buon dentifricio non debba contenere elementi potenzialmente nocivi o mal tollerati.
La grande maggioranza dei prodotti in commercio offrono solide garanzie da questo punto di vista, ma non si può trascurare come diversi consumatori abbiano riscontrato afte o altri problemi all’interno della bocca mettendoli in relazione, appunto, all’utilizzo di una determinata tipologia di dentifricio.
Alcuni dentisti suggeriscono di evitare i dentifrici “tartar control”, in quanto potrebbero causare in alcuni soggetti dei piccoli problemi orali.
I dentisti inoltre, unitamente a tantissimi consumatori, nutrono scetticismo nei confronti di quei dentifrici che promettono un veloce ed efficace sbiancamento dentale.
I professionisti, a tal riguardo, evidenziano come nessun dentifricio sia in grado di modificare il colore dei denti, e l’unico modo per sbiancare la dentatura è quello di effettuare un trattamento specifico presso uno studio dentistico affidabile.
Lo xilitolo è un ingrediente considerato in modo molto positivo, e non a caso è proposto sempre più frequentemente nei dentifrici in commercio. Questo elemento naturale è infatti in grado di fronteggiare in modo molto efficace gli accumuli di zucchero e di batteri nocivi sulla superficie dei denti, dunque è certamente un ottimo elemento per chi intende scongiurare problemi di carie.
Nello specifico, la combinazione tra xilitolo e fluoro è quella più efficace per il benessere dei denti, anche se i dentisti affermano che i dentifrici a base di fluoro sono utili alla dentatura solo nel caso in cui siano adoperati in modo oculato e frequente.
La presenza del fluoro nella composizione di un dentifricio, ad ogni modo, non può che essere considerata 0ositivamente.
Ecco ciò su cui gli esperti si soffermano più frequentemente:
- Scegliere un dentifricio al fluoro. Gli esperti sostengono che il fluoro sia un elemento davvero molto importante per i denti, come detto, di conseguenza è importante verificare che tale ingrediente sia presente sull’etichetta. In etichetta, il fluoro è spesso indicato come fluoruro stannoso, fluoruro di sodio o fosfato di monofluoride, indicato con la sigla MFP. Insomma, il fluoro è davvero un elemento ottimo per la salute dei denti, attenzione però, perché in taluni casi può macchiarli.
- Pareri discordanti su i dentifrici con formule dedicate al controllo del tartaro. Gli ingredienti dedicati al controllo del tartaro possono essere utili in fase di prevenzione, ma non sono in grado di rimuovere il tartaro già depositato sulla dentatura. Solo un intervento di pulizia professionale, infatti, può consentire di eliminare i residui di tartaro dalla superficie del dente, senza dimenticare che alcuni dentifrici di questo genere possono causare delle irritazioni all’interno della bocca.
- I dentifrici sbiancanti sono eccessivamente pubblicizzati. Mentre l’American Dental Association considera assolutamente sicuri i dentifrici sbiancanti, alcuni esperti dentali nutrono forti scetticismi, e sostengono che questi prodotti possono, alla lunga, causare dei danni o delle irritazioni ai tessuti gengivali.
- Considerare il livello di abrasività. Il livello di abrasività di un dentifricio è un aspetto da considerare con attenzione: diversi specialisti, infatti, sostengono che i dentifrici eccessivamente abrasivi possano causare dei danni alla dentatura, soprattutto nel lungo periodo. A livello indicativo, tra due dentifrici di pari caratteristiche è sicuramente preferibile optare per quello che ha un’abrasività minore.
- Non è affatto necessario abbondare con il dentifricio, dunque non bisogna farsi ingannare da quanto mostrato negli spot pubblicitari. I bambini, soprattutto, ne richiedono una quantità inferiore rispetto a quella degli adulti.
Consigli per avere denti più puliti
Qualunque sia la marca di uno spazzolino da denti, di un dentifricio, di un filo interdentale o di qualsiasi altro prodotto si scelga, è importante farne un utilizzo adeguato se ci si vuol garantire il massimo beneficio.
La spazzolatura
Cosa usare: Scegliere una spazzola con setole morbide e medie, più delicate sulle gengive e quindi più efficaci nella pulizia, in quanto molto sensibili. Il design non influenza l’efficacia, dunque è possibile scegliere quello che più si gradisce.
Quanto frequentemente: I denti vanno lavati almeno due volte al giorno, spazzolandoli per circa due minuti. Allo stesso modo, è opportuno sciacquare la bocca dopo aver mangiato snack zuccherati o amidacei.
Come spazzolare: Tenere lo spazzolino con le setole inclinate di 45 gradi verso la linea di gomma, in modo che una fila di punte delle setole possa scivolare leggermente sotto le gengive.
Bisogna spazzolare i denti in modo delicato, per evitare di danneggiare le gengive; fare forza d’altronde non serve a nulla, dato che è sufficiente pochissima pressione per asportare la placca.
Spazzolare la lingua può essere utile: in questo modo, infatti, si asportano delle quantità di batteri e si mantiene fresco l’alito.
L’uso del filo interdentale
Cosa usare: Tutti i fili interdentali sono in grado di pulire, ma se si ha difficoltà con qualche modello, è preferibile optare per un filo particolarmente scorrevole, come i modelli Glide.
Quanto frequentemente: Il filo interdentale va utilizzato una volta al giorno, per rimuovere la placca ed i residui di cibo che lo spazzolino non può raggiungere.
Come utilizzarlo: Rompere circa 15 cm di filo interdentale ed avvolgere la maggior parte di esso attorno ad un dito, avvolgendo la parte opposta al medesimo dito dell’altra mano. Eseguire un movimento accurato facendolo scorrere dal basso verso l’alto, spostandolo quindi fino a sotto le gengive. L’operazione deve essere ripetuta su entrambi i lati di ogni dente.